UN VECCHIA MACCHINA DA CUCIRE
quando l'ho visto per la prima volta l'ho decisamente snobbata
polveroso, con la macchina da cucire anni 60 rugginosa e infelice
che me ne faccio ho pensato....i tarli ringraziano ma io no, ne farei a meno di questo catorcio da trasportare dalla soffitta al pian terreno, ben 4 rampe di scale e una incazzatura fumante.
che me ne faccio, era l'idea che mi frullava in testa e come tutte le mie idee migliori è nata e ha preso forma mentre stavo in fila non ricordo più se dal dottore o alle poste.
ho pensato facciamone un tavolino da mettere in terrazzo, dove mangiare in estate e dove sferruzzare o scrivere qualcosa.
così è cominciata la scommessa
ho smontato la parte in ferro da quella in legno
l' ho raspata con una spazzola di ferro,
poi con santa pazienza verniciata con vernice a piombo credo si chiami così
ed ora tocca alla parte in legno
l'ho pulita con diluente alla nitro e siringata per bene con antitarme,
in questi 40 anni le tarme ne hanno fatto la loro casa e mensa, a dire il vero ancora adesso si fanno uno spuntino, ma pazienza in fin dei conti c'erano loro prima di me.
mio marito ha collaborato riducendo un piano di legno, anche quello saltato fuori in questa soffitta.
io l'ho verniciato ed ecco qua
le sedie? quelle vengono da un'altra cantina sono le sedie che venivano usate durante gli anni 40 nelle colonie marine, le ho riverniciate e riutilizzate.
il legno è vecchissimo e leggerissimo. si piegano e stanno in poco spazio.
questo è il mio salottino dove sferruzzo.
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