VIAGGIO IN PUGLIA
CALZINI DI COTONE E CALZINI DI LANA
sapevo che un viaggio come questo della durata di 8 o 9 ore mi avrebbe portato a un grado di isteria e di ansia notevole, mai fatto in vita mia un viaggio in macchina così lungo.
così ho pensato perchè non portarmi dietro un lavorino piccolo piccolo, che si tiene in mano facilmente e sta in poco posto?!?!
e così ecco qua il primo paio di calzini
lana Drops Fabel bella da vedere,
la foto non rende le sfumature di colore e la morbidezza, farli è stato un vero relax
poi come succede con i figli, quando il primo nasce bene, è bello, sano, e delizioso immediatamente si desidera concepire e partorire il secondo perchè si pensa, spesso sbagliando che il secondo è uguale al primo
eccolo qua
avventura entusiasmante dal punto di vista interpretare "l'esecuzione del calzino".
una dannazione invece la pura esecuzione del lavoro.
il motivo è semplice: il cotone sui miei Knit Pro da 2,5mm non scorre nemmeno con il borotalco.
non è elastico come la lana, fresco al tatto ma rigido inoltre si aggrappa al punto di raccordo fra punta e filo...che è un piacere, anzi un dispiacere.
Il filo di scozia n8 messo a due capi non scorre nemmeno a parlargli in giapponese, ho provato pure in arabo con una sfilza di parolacce una diversa dall'altra, ma niente.
sudando con vampate improvvise, ormai quello che avevo cominciato lo dovevo finire, capatosta come un Ariete in due settimane li ho finiti o ne andava del mio onore.
ecco li qua terminati, contenta di avercela fatta
...ma soprattutto contenta di avere decodificato il pattern e soprattutto avere capito il procedimento e l'uso del gioco di ferri, ....sì perchè ad un certo punto ho mollato i Knit Pro e ho usato i ferri della nonna.
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